Val di Lima #1 – M. Limano per la cresta sud

Una cima panoramica con un accesso non semplice per l’orientamento, seguito da una cresta divertente in un ambiente tanto poco conosciuto quanto sorprendente.

Il M. Limano si trova nella destra orografica della Val di Lima; il tratto della Lima (affluente del Serchio) compreso tra Popiglio e Bagni di Lucca scorre tra rilievi che si differenziano dal resto dell’Appennino perchè sono costituiti da roccia calcarea che conferisce loro una morfologia aspra. Da un punto di vista geologico, quest’area è identificata con il nome di “nucleo Mesozoico della Val di Lima”. E’ una zona in buona parte sconosciuta e frequentata raramente dagli escursionisti: sono pochi infatti i sentieri segnati e l’orientamento è spesso complicato anche a causa del lungo abbandono di queste terre, nelle cui aree montane non ci sono insediamenti.

La mia personale scoperta di questa zona è iniziata grazie alla pubblicazione della preziosa guida “Le dolomiti della Val di Lima” (2018, E. Mastripieri) che ha fornito tanti stimoli e informazioni; prima della sua pubblicazione, ero salito sulla Penna di Lucchio e il Balzonero,  gli unici due monti che sono serviti da sentieri ufficiali CAI. La bellezza dei suoi ambienti, così selvaggi e remoti, e delle sue rocce, mi ha colpito tanto da spingermi ad esplorare molte altre cime: M. Cimo , Balzo Rosso, M. Mosca, (per i quali seguiranno altri articoli), ed ogni volta è stata una sorpresa. La consiglio caldamente a chi è amante di ambienti non scontati, ostici, da conquistare passo dopo passo, perchè riserva soddisfazioni che vanno oltre quello che le quote contenute sembrano poter promettere.

Il M. Limano si trova ad ovest del M. Cimo e del Balzonero e a est del M. Mosca e del M. Pratofiorito; ai piedi della sua dorsale orientata nord-sud, su uno sperone roccioso, è situato il paese omonimo in una posizione suggestiva e strategica che ci ricorda che era una rocca a difesa della valle della Lima.

L’itinerario inizia dal paese di Limano e, dopo averlo attraversato, si prende un sentiero (identificato come “C17” nella guida citata) a sinistra del cimitero con indicazione Croce di Gruvitano. Dopo esser saliti gradualmente, presso un lungo tratto pianeggiante, si abbandona la traccia principale e si gira a destra salendo in modo più sostenuto. Questa parte, che raggiunge il Colle dell’Aiuola e poi il M. Piano (“C30”), è di difficile orientamento perchè attraversa un bosco rado molto infrascato dall’erica arborea (il tratto è stato recentemente ripulito, anche se tende a richiudersi velocemente – aggiornamento ottobre 2021). A quota 810m presso dei ruderi, inizia la vera e propria cresta sud del M. Limano, rocciosa e panoramica, che ha un solo tratto nel quale è necessario aiutarsi con le mani, poco dopo una targa commemorativa di un defunto, dove ha una brusca impennata (“C37”). Dopo la cima si percorre ancora la cresta verso nord fino a Poggio all’Omo e poi si scende a Granaia (“C35”). Nella parte più bassa di questo tratto, (quella boscata), l’orientamento non è sempre scontato, ma è aiutato da qualche bandierina o bollo arancione, più spesso messe sugli alberi. Da Granaia con il sentiero CAI 10A si rientra poi a Limano (“C11”). (Nota ottobre 2021 – Da poco è stata costruita una strada forestale al posto del sentiero, che arriva quasi a Granaia).

Limano-paese

Il paese di Limano dalla vetta omonima

La Gita
Dopo aver attraversato il paese di Limano (strada molto stretta) andiamo a parcheggiare presso il cimitero. Sono con 5 amici tra cui Nico che la settimana prima ha fatto la parte iniziale di questo percorso. La sua esperienza ci torna utile in particolare per orientarci nel tratto che porta al Colle dell’Aiuola dove le tracce sono accennate, molto infrascate e talvolta inesistenti (è stato recentemente ripulito – aggiornamento ottobre 2021); senza di lui sarebbe stato più difficile scegliere quella migliore (ammesso ce ne sia una).

A 810 m di quota, raggiungiamo e seguiamo la facile e panoramica cresta rocciosa, aiutandoci di tanto in tanto con le mani. Appena un pò più ripido, ma sempre facile da superare, è il tratto dopo una targa commemorativa di un defunto. La cresta è divertente, aperta; a nord lo spartiacque dell’Appennino fa da fondale, mentre a destra e a sinistra possiamo apprezzare la sequenza delle dorsali secondarie dei monti alla destra orografica della Val di Lima.

Raggiungiamo la vetta del M. Limano (1234m) 2h10′, dove c’è una croce di legno stroncata e, nonostante il tempo si sia rannuvolato, godiamo dell’ampia visuale sui monti circostanti: della Val di Lima, dell’Appennino (M. Uccelliera, Pizzo Alpestre) e in lontananza anche della Pania della Croce.

Proseguendo verso nord lungo il crinale, raggiungiamo in breve il Poggio all’Omo (1204m) da dove iniziamo a scendere lungo un caratteristico dosso erboso, il cui versante sud è coperto da radi carpini. Arriviamo alla cappella di Granaia dopo aver attraversato alcuni tratti dove non è sempre facile capire la direzione giusta; alcune bandierine arancioni attaccate agli alberi aiutano in questo senso (2019), 1h00′ (3h10′).

Rientriamo al punto di partenza sopra il paese di Limano su sentiero ben marcato (CAI 10A) con la visione, dall’altra parte della valle, del M. Cimo e più in là del Balzonero 1h00′ (4h10′).

INFORMAZIONI
Partenza:    Limano (LU)
Data:           05/01/2019
Dislivello:    750m
Tempo:        Salita 2h10′, Totale 4h10′
Difficoltà:     EE
Cartografia: “Carta escursionistica Le Dolomiti della Val di Lima” (2018) 1:25.000. ed. D.R.E.Am Italia, Pratovecchio; disponAffiliate Buttonibile anche in versione Digitale (iOS e Android ) Le Dolomiti della val di Lima
Guida: E. Maestripieri (2018), “Le Dolomiti della Val di Lima” ed. Medicea Firenze

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