Sardegna – escursioni nell’Oristanese e nella Costa Verde

Due escursioni costiere nell’ovest della Sardegna:  Capo S.Marco, estremo della bella penisola del Sinis e Piscinas dove ci sono dune attive tra le più alte d’Europa; un’altra nell’interno sull’altopiano della Giara di Gestùri dove vivono i cavalli selvaggi.

Come già avvenuto altre volte (vedi articoli su Creta), queste escursioni sono state fatte durante una vacanza estiva (luglio 2019); per ragioni climatiche sarebbe peferibile farle in altro periodo (primavera o autunno). Siamo nell’ovest della Sardegna, un tempo una delle zone costiere dell’isola meno battute dal turismo. Ora anche la penisola del Sinis (a nord di Oristano) è molto apprezzata per le sue spiagge bianche e il mare cristallino. Si possono però ancora trovare tratti più selvaggi o comunque belli da esplorare a piedi: uno di questi è il Capo S. Marco. Un pò più a sud, la Costa verde, che era ancor meno visitata perchè piuttosto isolata. Anche qui la frequentazione è aumentata. Nell’interno poi siamo andati a visitare l’altopiano della Giara di Gestùri, un’esperienza che non bisognerebbe farsi scappare. La guida che mi ha ispirato ancora una volta è quella edita dalla Rother: la versione in italiano è del 2011 che purtroppo non hanno intenzione di aggiornare e quindi andrà in esaurimento.

15/07/19 – Giro di Capo S.Marco da S. Giovanni in Sinis (OR) disl. 60m, 2h00′ (visita a Tharros esclusa), T

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Capo S.Marco, estremo della Penisola del Sinis

Itinerario non impegnativo e molto frequentato anche perchè inizia presso l’area archeologica di Tharros. Questo percorso consente di raggiungere l’estremità della penisola del Sinis: Capo S. Marco e di unire anche la visita ai suggestivi scavi di Tharros.

Partiamo dalla bella chiesa di S. Giovanni in Sinis dopo averla visitata.  Arrivati presso l’area archeologica, saliamo al poggio dominato dalla Torre S.Giovanni; qui c’è un bel punto di vista della punta della penisola che si protende  dividendo il mare: oggi dalla parte ovest è agitato e purtroppo l’invitante spiaggia di Capo S. Marco su quel lato è sferzata da raffiche di maestrale e onde. Scendiamo e proseguiamo percorrendo la parte più stretta della penisola e poi saliamo lungo il crinale fino a raggiungere il faro. Per arrivare nello stesso punto è possibile invece prendere un sentiero (probabilmente più spettacolare), che devia a destra presso la necropoli di S.Marco, per seguire poi la costa ovest.

Ritorniamo per il sentiero che percorre la costa est e che, in particolare dopo la Torre S. Marco, regala magnifiche viste su Tharros e il mare antistante. Concludiamo la mattinata con la visita all’area archeologica di Tharros che deve buona parte della suggestione alla sua fortunata collocazione. 2h00′ (visita a Tharros esclusa)

 

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I cavallini presso Pauli Piccia – Giara di Gestùri

16/07/19 – Giara di Gestùri, Disl. 60m, Km 13 2h10′ (in bici), E
L’altopiano basaltico della Giara di Gestùri, costituisce un ambiente unico. Nelle bassure con l’accumulo dell’acqua  si formano degli stagni (chiamati “Pauli”) per la maggior parte temporanei ma alcuni di essi, pur riducendosi di superficie, riescono a passare la stagione estiva (Pauli Piccia e Pauli Maiori). Ad accrescere l’interesse per quest’area, c’è la presenza dei cavalli selvaggi. Si dice siano i discendenti di cavalli portati dai Fenici, poi inutilizzati dall’uomo, che sono rimasti quindi isolati su quest’altopiano. Un ambiente che mi ha dato emozioni intense.

Il giro a piedi programmato sarebbe partito dalla fine della strada che sale sull’altopiano da Tuili, invece abbiamo sbagliato e siamo saliti da Gestùri. Da qui la zona degli stagni più grossi risulta più lontana e con il caldo che fa, farsela tutta a piedi non è una grande prospettiva. Al casottino delle Informazioni turistiche nei pressi del parcheggio, dove acquistiamo la utile cartina della Giara, ci danno alcune indicazioni tra cui la possibilità di noleggiare delle bici. Ecco la soluzione! Antonio, singolare personaggio che vive lì nei pressi in un camper, infatti mette a disposizione delle MTB in cambio di un’offerta.

La bici è decisamente il mezzo migliore per muoversi, in quanto non ci sono salite e le strade sterrate, almeno in questa stagione, sono più piacevoli da percorrere in bici che a piedi. Partiamo e poco dopo passiamo accanto ad alcuni  stagni prosciugati; il primo che incontriamo con un pò d’acqua è il Pauli Oromeo. Raggiunta Serra Argiolas e poi Pardu Longu (fabbricati rurali), lasciamo la strada principale e seguendo un sentiero fattibile agilmente con la bici attraversiamo l’altopiano: l’ambiente è particolare, con il suo vasto orizzonte, i radi boschi di Sughera e i suoli rossastri, in qualche punto ricorda la savana africana. Raggiungiamo poi per strade sterrate il Pauli Piccia e infine il più grande, il Pauli Maiori, 1h20′. Qui all’ombra di una sughera pranziamo e contempliamo la bellezza di questo luogo. I cavallini selvaggi pascolano placidi con le zampe nell’acqua bassa ma ogni tanto l’improvvisa irruenza di qualcuno rivela la loro natura. Il ritorno lo facciamo seguendo lo stesso percorso dell’andata eccetto l’ultimo tratto, 45′ (Tot. 2h10′, sosta per il pranzo esclusa).

 

17/07/19 – Dune di Piscinas, Disl. 90m, 2h00′, E
Piscinas è uno delle zone più belle della cosidetta “Costa verde”. E’ un ambiente di rilevante interesse naturalistico per le sue dune attive, che sono tra le più alte ed estese d’Europa; esso rientra in un’area protetta definita “SIC” (Sito di Importanza Comunitaria). Il suo isolamento e la passata storia legata all’attività mineraria aggiungono ulteriore fascino. Per arrivarci da nord si deve fare anche un breve tratto di strada sterrata e due guadi che nel periodo estivo non creano problemi anche ad un auto normale. Il parcheggio è a pagamento €5,00 (2019).

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Una duna attiva nei pressi il Rio Naraucali – Piscinas

L’itinerario, dopo un’incursione sulla duna a sud, esplora il cuore del sistema dunale. Inutile dire che in estate è necessario partire presto e portarsi acqua abbondante.

Prima di fare il giro previsto, saliamo sulla duna a sud passando dietro all’albergo “Le dune” ricavato da fabbricati minerari. Mi rendo subito conto che salire sulla duna è più faticoso che farlo sulla neve fresca. Quando siamo in cima abbiamo una bel punto di vista della zona fino al caratteristico gruppo di montagne del M.Arcuentu.

Torniamo vicino all’albergo dove sono presenti ancora alcuni vagoncini della ferrovia mineraria a scartamento ridotto che qui giungeva per trasportare e far caricare sulle navi il materiale proveniente dalle miniere dell’interno (Ingortosu); la seguiamo per un breve tratto. Poco più avanti, c’è un punto bello e con un insolito contrasto, in cui il “sentiero” passa alla base di una duna sfiorando il Rio Naracauli dove scorre acqua limpida.

Facciamo un chilometro abbondante seguendo la strada, e qui acceleriamo per evitare il più possibile il passaggio delle auto sulla pista in parte sabbiosa e in parte sterrata con immaginabili conseguenze.

Saliamo quindi la duna centrale che è molto “sciolta” e molto ripida: qui dobbiamo chinarci e aiutarci appoggiando le mani sulla sabbia rovente. Faticoso ma emozionante. Arriviamo su un ripiano dal quale è possibile ammirare il piccolo “deserto” che si stende sotto di noi. Poi, dopo un tratto di macchia, arriviamo nel punto più elevato, a una torretta di avvistamento malmessa, sulla quale non è più possibile salire.

Scendiamo, ritrovando la pista sterrata che abbiamo già percorso in auto fino al primo guado sul Rio Piscinas . Da qui, sulla sponda destra, seguiamo fino al mare il corso d’acqua che è rosso per i residui delle lavorazioni minerarie del passato. Camminando ora lungo la spiaggia ritorniamo verso il punto di partenza e andiamo a piazzarci per la meritata giornata marina.

INFORMAZIONI
 
Giro di Capo S.Marco
Partenza:    S. Giovanni in Sinis (OR)
Dislivello:    60m
Tempo:       Totale 2h00′
Difficoltà:     E
 
Giara di Gestùri
Partenza:    Parcheggio 4 Km sopra Gestùri – SU (Sud Sardegna)
Dislivello:    60m
Tempo:       Totale 2h10′ (in bici), 13Km
Difficoltà:     T
 
Dune di Piscinas
Partenza:    Parcheggio (a pagamento) di Piscinas
Dislivello:    90m
Tempo:       Totale 2h00′
Difficoltà:     E

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Dune di Piscinas

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