Itinerario molto apprezzato dagli scialpinisti, come gli altri del Cusna; effettuato a stagione avanzata con neve stabile si può scendere lungo il Fosso del Prassordo dove si trova spesso neve di qualità elevata in un ambiente interessante. Si può unire anche la discesa del canalone nord, bello per conformazione e paesaggio.
Il Cusna è la seconda montagna dell’Appennino settentrionale (2121m), come il Cimone, è interamente compresa nella regione Emilia-Romagna; esso si trova alla fine di un crinale che si distacca da quello principale dove c’è il gruppo del Prado. E’ una destinazione molto apprezzata dagli scialpinisti: la sua morfologia articolata consente infatti diverse salite e discese e la qualità della neve è spesso buona.
La Gita
La stagione di quest’anno (2017) è tale (per carenza di neve e temperature) che le condizioni sono come quelle solitamente di un mese dopo. Purtroppo veniamo raramente al Cusna perché da Firenze ci vogliono 3 ore (passando per il passo dell’Abetone): E’ un peccato perché come già detto, da un punto di vista scialpinistico è molto interessante.
Parcheggiato poco dopo il Rif. Monterorsaro a quota 1320m partiamo con sci sul sacco. La strada sterrata è perfettamente asciutta e ci domandiamo a che altezza incontreremo la neve con continuità; inaspettatamente dopo soli 20′ di portage, a quota 1470m, mettiamo gli sci. Tagliando i tornanti della strada per il Passo della Cisa saliamo fino a 1650m di quota, dove, prendendo un sentiero a sinistra scendiamo al fosso Prassordo (-70m) incontrando un paio di brevi interruzioni di neve. Attraversato il fosso prendiamo la spalla che alla sua destra orografica porta fino in vetta in modo regolare e remunerativo. La spalla sul lato opposto (che può essere utilizzata per salire) ha poca neve ed infatti oggi viene preferita dagli escursionisti.
Arriviamo sulla vetta del Cusna (2121m) in 2h00’. Facciamo una sosta presso la croce: c’è un certo affollamento, tra gli altri, un nutrito gruppo del CAI di Pistoia. Io, Gigi e Valeria facciamo a piedi la cresta sud-est e raggiungiamo la selletta dove, calzati gli sci, scendiamo il canalone nord (OS): il tracciato è bello ed entusiasmante, la neve è trasformata anche se un pò variabile. Arriviamo fino giù allo splendido pianoro (D -300m) dove sbocca, per chi sale da quella parte, il canale della Borra. Da lì risaliamo, sempre per linee molto logiche e remunerative, fin sotto la vetta (quota 2020m), dove ci aspettano gli altri due compagni 1h00’ (3h00’).
Scendiamo tutti insieme per il fosso Prassordo (fedele alla sua fama di avere spesso buona neve) perfettamente intasato e con neve trasformata leggermente appesantita, ma molto divertente. La sciata è veramente piacevole e l’ambiente, specialmente nella parte bassa, singolare. E’ da ricordare che questo fosso si può scendere solo con neve assolutamente stabile.
Arrivati in fondo riprendiamo il percorso dell’andata. La maggior parte di noi decide di non ripellare per risalire i 70m di quota perché ci sono le interruzioni e si cammina bene sulla poca neve. Arrivati in cima alla strada, calziamo di nuovo gli sci e li togliamo dove li avevamo messi la mattina, 1h00’ (4h00’). Con 20’ di cammino siamo di nuovo alle auto (4h20’).
INFORMAZIONI
Partenza: Rif. Monteorsaro (RE)
Data: 19/3/2017
Dislivello: 1175m
Tempo: salita Cusna 2h00′, Totale 4h20′
Difficoltà: BS, OS (canale nord)
Cartografia: “Appennino Reggiano, Lunigiana-Garfagnana” (15) 1:25.000 ed. Multigraphic – Firenze
Guide: G.Fabbri, F.Montorsi (2011) “Scialpinismo nell’Appennino settentrionale” ed. L’escursionista