Altissimo per la Tacca bianca – 2013

Escursione per esperti, con la quale si sale sul M. Altissimo passando per l’emozionante ed aereo sentiero (scavato nella roccia) della “Tacca bianca”; interessante anche l’attraversamento delle omonime cave abbandonate. Una buona parte di questo anello si svolge su tracciati non ufficiali CAI, mai banali. Sconsigliato a chi soffre di vertigini e da non fare con condizioni meteo avverse (in particolare terreno umido).

Il M. Altissimo è una montagna molto panoramica che presenta un versante meridionale molto ripido; è su quest’ultimo che si trova il sentiero della Tacca bianca, cosiddetto perchè scavato nella roccia dai cavatori e che rappresenta di per sè già un obiettivo del percorso.

Con l’amico Vittorio partiamo dal rifugio le Gobbie (1037m) e raggiungiamo con il sentiero CAI n°33 attraversando un bosco il P.so degli Uncini (1380m) 30′. Purtroppo la giornata è nuvolosa con una visibilità limitata, in certi momenti addirittura nebbiosa e quindi non godiamo appieno del panorama e questo accadrà per tutta la gita. Dopo un breve tratto di crinale abbandoniamo il sentiero CAI per prendere una ripida traccia in discesa: in questo tratto intravediamo le belle guglie rocciose che ci sovrastano. Dopo poco deviamo ancora a sinistra per prendere il sentiero (ora segnato con bolli rossi, anche se radi) che scende alla strada marmifera sul versante meridionale dell’Altissimo. La parte iniziale è piuttosto ripida e non disdegniamo di aggrapparci ogni tanto agli alberi. Giunti alla strada marmifera (1039m) 1h (1h30′) la risaliamo fino alla cava “Fitta”; la cava è attiva e infatti anche oggi (sabato) stanno lavorando, ma a noi giungono solo i rumori dei macchinari perchè la cava è praticamente in galleria perchè scavano la montagna da dentro.

Qui per superare una parete verticale di marmo tagliato, prima c’era una scala su cavi che è stata sostituita da poco con una scala con gabbia, più sicura, ma che mi costringe a indossare lo zaino sul davanti per riuscire a passare più agevolmente. Saliamo poi per un sentiero dotato anche di scalini scavati nella roccia alla cava abbandonata della Tacca Bianca. E’ interessante affacciarsi sull’area estrattiva e vedere come la montagna sia stata mangiata da dentro e verso l’alto; i ruderi delle abitazioni e del montacarichi, anche grazie alla nebbiolina, sono suggestivi e sembra impossibile che qualcuno potesse vivere anche per poco quassù.

Iniziamo la parte più aerea del sentiero, ricavato intagliando la roccia (da cui il nome “tacca bianca”), decisamente emozionante e spettacolare. Saliamo infine al P.so di Vaso Tondo (1381m) e dal quale, prima seguendo il sentiero CAI, poi abbandonandolo e continuando direttamente per cresta, raggiungiamo la vetta del M. Altissimo ( 1589m) 1h10′ (2h40′). Purtroppo c’è nebbia per cui non vale la pena di fermarsi molto. Facciamo la discesa (con dei tratti ripidi) seguendo il sentiero CAI 143 che ci riporta al P.so degli Uncini e da lì, ripercorrendo il sentiero fatto all’andata, al punto di partenza 1h30′ (Tot. 4h10′).

INFORMAZIONI
Partenza:    Rif. delle Gobbie (LU)
Data:           28/9/2013
Dislivello:    910m
Tempo:        Totale 4h10′
Difficoltà:     EE
Cartografia: “Alpi Apuane”. Carta topografica-escursionistica 1:25.000.  (2015) ed. 4Land – Trento; disponibile anche in versione Digitale (iOS e Android), on-line: “Alpi Apuane”. Carta escursionistica 1:25.000. ed. Webmapp

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