Testa di Bresses Sud – Valle Gesso

Vetta panoramica posta sullo spartiacque tra Francia e Italia della Valle Gesso dalla quale si vedono molte cime delle Alpi Marittime e in particolare il gruppo dell’Argentera. Itinerario in un ambiente molto interessante e vario; in questa versione prevede anche la salita di un breve canale. Discesa strepitosa per ambiente e conformazione del pendio.

La Valle Gesso appartiene alle Alpi Marittime ed è inserita nell’omonimo Parco naturale; le Alpi Marittime sono particolari per la loro ubicazione di snodo tra il Mediterraneo e la zona alpina. Ricche di fauna (camosci, stambecchi ecc.) e di flora che presenta molti endemismi. La peculiarità di queste montagne spicca subito al primo sguardo osservandone la morfologia complessa: valli profonde, repentini cambi di quota, varietà delle rocce.

La Testa di Bresses Sud (2720m) si eleva sullo spartiacque principale tra la Valle Gesso e quella francese di Tinee nel Parco Nazionale del Mercantour; a est il versante precipita sui laghi di Fremamorta, a ovest è collegata alla testa di Tablasses dall’omonimo passo. L’itinerario più consueto prevederebbe, dopo essere saliti al Colletto del Valasco dal Piano omonimo, di oltrepassare i 3 laghi di Fremamorta e poi raggiungere la cresta al Colletto di Bresses 2618m; questa variante invece (più breve), che ci è stata suggerita dal rifugista del Valasco, tra il primo e il secondo lago gira verso ovest e sale, dovendo però poi fare anche un breve canale per guadagnare definitivamente la cresta. Da qui, rimessi gli sci, si raggiunge la vetta (togliendoseli a pochi metri da essa). Con gli sci si cala poi al Passo di Tablasses e, con magnifica sciata, si scende fino a ritrovare la val Morta e da lì fino al Pian del Valasco.

Lago Sottano di FremamortaLa Gita
Il mio gruppo Scialpinistico “A. Bafile” del CAI di Firenze è partito venerdì per il fine-settimana nella Valle Gesso. Con altri 4 amici li raggiungiamo al Rifugio Valasco il sabato sera con l’idea di trattenerci anche lunedì. Dalla Cappella di San Giovanni a Terme di Valdieri (1385m), sci sullo zaino perché non c’è neve saliamo in meno di un’ora.

Domenica decidiamo di puntare alla Testa di Bresses Sud. Partiamo alle 7,50, la giornata è bella, tersa e senza vento. Mettiamo gli sci subito dopo aver oltrepassato il fiume di lato al rifugio e, tenendoci su quel lato riusciamo in qualche modo a doverli togliere solo due volte di cui una per un guado.

Dopo aver attraversato un po’ di bosco e superata una parte più ripida, usciamo allo scoperto ormai dentro la val Morta; con un traverso prima e poi seguendo il fondo di essa, saliamo al Colletto di Valasco (2423m), 2h25’. Poco prima dell’ultima rampa sulla destra si è aperta la vista di un magnifico largo paginone che sarà quello che scenderemo al ritorno.

Facciamo una sosta al Colletto e qui una grossa parte del gruppo (che aveva fatto una gita lunga e faticosa il giorno prima), decide che rimarrà nella zona dei laghi e poi rientrerà per l’itinerario dell’andata.

Io e altri 6 siamo intenzionati a di proseguire; tenendo le pelli, scendiamo al lago Sottano di Fremamorta (-70m di quota) e tra questo e il secondo giriamo decisamente a destra (direzione ovest) per prendere un pendio ripido che ci avvicina alla cresta. Siamo un po’ incerti perché non conosciamo il percorso che ci è stato suggerito dal rifugista (molto gentile e preparato). Guadagnata quota arriviamo sotto alla cresta: possiamo ora vedere i vari canali di accesso ad essa. Facendo un traverso in leggera discesa ci portiamo alla base di quello che ci sembra più largo e facile da salire (35°, 80m). Messi i ramponi, anche se la neve non è troppo dura, lo saliamo tranquillamente (gli ultimi 20m sono senza neve), 1h56’ (5h16’, soste comprese).

P1210014Siamo a quota 2700m, mancano 120m di quota alla cima; con gli sci che poi lasciamo a 10 m da essa, arriviamo sulla Testa di Bresses Sud (2820m) 30’, (6h06’). Il panorama è vasto e spazia dall’Argentera al versante francese.

Con gli sci scendiamo al Passo di Tablasses (2742), (che sulle carte IGMI e sulle CTR del Piemonte è denominata invece Passo di Bresses); da lì, dopo un primo tratto un po’ ripido, facciamo una diagonale a sinistra per proseguire poi la magnifica sciata in un alternarsi di canaloni e valloni e giungere ad un paginone molto largo, dalla conformazione perfetta che riporta nella Val Morta da dove eravamo venuti. Veramente insospettabile che in una zona con morfologia così aspra potesse nascondersi un percorso di questo tipo. Poi giù fino al Pian del Valasco superiore, dove, dopo un guado e un ponte, con qualche interruzione riusciamo a ritornare con gli sci nei pressi del rifugio, 1h (7h06’).

Dopo un po’ di relax al sole nel particolare cortile quadrato del Rif. Valasco, con lo sfondo delle montagne innevate e un buon sottosfondo musicale, ci aspetta un bel bagno nella tinozza degna conclusione della giornata.

Purtroppo il lunedì mattina il tempo è nebbioso e piovigginoso, per cui decidiamo di rientrare senza tentare una ulteriore gita.

INFORMAZIONI
Partenza:    Rif. Valasco (CN), 1764m
Data:           23/04/2017
Dislivello:    1170m
Tempo:        salita  6h00′
Difficoltà:     BS
Cartografia: “Parco Naturale Alpi Marittime- Entracque, Vladieri, Mercantour, Gelas” 1:25.000, n°113 ed. IGC – Torino
Guide:        Jean-Charles Campana (2001), “Scialpinismo: Alpi Liguri, Alpi Marittime, Alpes de Provence” ed. Blu edizioni (esaurito, disponibile sono in versione digitale)

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