Pizzo di Intermesoli per Sella dei Grilli e Conca del Sambuco

Tra le cime più belle del Gran Sasso dalla quale si gode di un panorama a 360° e in particolare sui i due Corni e sul M. Corvo. Itinerario molto bello, lungo e faticoso, in un ambiente potente, da effettuarsi solo con neve assestata (perché molti tratti sono soggetti a valanghe) ed adeguata preparazione fisica e tecnica. La discesa è emozionante specialmente nella Conca del Sambuco.

Il Pizzo d’Intermesoli (2635m) è posto tra i due Corni (Grande e Piccolo) e il M.Corvo dai quali è separato da due lunghe e profonde valli: rispettivamente la Val Maona e la Valle Venacquaro.

L’accesso da Prati di Tivo è lungo e faticoso, ma riserva itinerari di grande soddisfazione per l’ambiente e per le discese.

Questo itinerario in particolare percorre la lunga Val Maona, sale alla Sella dei Grilli (2220m) e dopo aver raggiunto la cima prevede la stupenda discesa dalla Conca del Sambuco che evita di dover rifare tutta la Val Maona; bisogna però arrivare fino a Pietracamela, 1020m (in primavera sci nel sacco), dove si deve aver lasciato un’auto, oppure, una volta arrivati sul fondo della valle del Rio Arno (1270m), risalire a Prati di Tivo (1456m), aggiungendo altri 300m di dislivello ai 1300 già fatti.

 

Pizzo Cefalone

La Gita
Quest’anno (2017) ha fatto nevicate eccezionali in Abruzzo, mentre nel resto d’Italia, (Piemonte escluso), sono state molto scarse. Ragione in più per venire nella zona del Gran Sasso dove ci sono innumerevoli itinerari scialpinistici molto interessanti e in ambienti sorprendentemente belli per chi non li conosce.

Siamo in 9 del Gruppo Scialpinistico “A. Bafile” del CAI sez. di Firenze: ci accompagneranno il mio amico Andrea e Tonino del CAI di Ascoli. Verso le 8,00 partiamo sci ai piedi da Prati di Tivo (1450m), ma dopo aver salito circa 100m di quota facendo un traverso e aver incontrato lo stradello proprio nel punto dove esso inizia a scendere in Val Maone, la neve ha delle interruzioni per cui mettiamo gli sci nel sacco. Nei pressi delle cascate del rio Arno, nel fondo della valle (1450m) 47’, calziamo di nuovo gli sci e iniziamo a risalire la Val Maone; questa valle è veramente imponente per la sua lunghezza e perché è delimitata, a sinistra dai ripidi contrafforti del Corno Piccolo e Grande, a destra da quelli del Pizzo d’Intermesoli detti “Pilastri”.

A metà dei 3 km che dobbiamo percorrere lungo la valle, passiamo sotto al vallone dei Ginepri che scende dalla sella dei due Corni. A quota 1880m circa voltiamo decisamente a destra, 1h12’ (1h49’), per salire alla Sella dei Grilli,. Siamo al limitare di un’area molto bella, chiusa a sud da una serie di monti (Pizzo Cefalone, M.Portella, M.Aquila). La giornata è soleggiata e piuttosto calda. La salita alla Sella dei Grilli (2220m) ha un’esposizione est per cui  la facciamo a pieno sole, 1h10’ (3h00’).

Dopo una breve sosta, ripartiamo; saliamo con gli sci fino ad una fascia rocciosa (2500m di quota), dove la pendenza aumenta. Da qui con i ramponi arriviamo fino in cima (2635m), 1h20’ (4h20’). Siamo tutti abbastanza stanchi e si conferma che il Pizzo d’Intermesoli si fa desiderare per essere conquistato. La vetta ha una vista ampissima su tutti i lati: si vedono tra gli altri i Corni, la Val Venacquaro e il M.Corvo.

Su proposta del mio amico Andrea, decidiamo di rinunciare alla discesa ovest, che è una bellissima sciata ma che richiede una ulteriore risalita di 300-400m di dislivello. Scendiamo quindi verso nord, e ci abbassiamo un po’ sul versante ovest con meravigliose curve su neve trasformata e una vista mozzafiato. Raggiungiamo la sella vicino alla vetta settentrionale dell’Intermesoli e da lì scavalchiamo a est buttandoci nella Conca del Sambuco: altra sciata bellissima all’inizio su pendenza sostenuta.

L’ambiente è veramente bello e grandioso, la discesa è lunga e si conclude sul percorso finale di una valanga, dove, districandoci tra arbusti ed alberi, ci abbassiamo ancora un po’. Togliamo gli sci per un’interruzione, poi li rimettiamo per sfruttare l’ultima lingua di neve fino a 1365m di quota ormai nel bosco, 1h11’ (5h41’). Da qui, sci sullo zaino, ci aspettano 4,4 Km di sentiero, in gran parte lungo il Rio Arno, per arrivare a Pietracamela, dove un’amica di Andrea recupera i nostri guidatori per portarli a riprendere i mezzi lasciati a Prati di Tivo, 1h34’ (7h15’). Una gita veramente di grande soddisfazione per gli ambienti attraversati e per la lunga e bella sciata fatta (-1270 m con gli sci ai piedi).

INFORMAZIONI
Partenza:    Prati di Tivo (TE) , 1456m
Data:           08/04/2017
Dislivello:    1300m
Tempo:        salita  4h00′
Difficoltà:     OS
Cartografia: “Gran Sasso d’Italia” 1:25.000, aut. CAI ed Ente Parco ed. Selca
Guide:        L. Mazzoleni (2014), “Scialpinismo in Appennino Centrale – La montagna incantata” ed. Iter

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